“Il quartiere è cambiato negli ultimi anni e noi parliamo solo con coloro che non fanno polemica. Queste le parole del Sindaco Calcinaro dopo l’assemblea pubblica alla quale era stato negato un locale per l’incontro. Oggi il Sindaco cosa avrà da dire?” – si chiede il presidente del Comitato CO.R.T.A. Gabriele Voltattorni dopo la violenta e gratuita aggressione contro S.M. una proprietaria intervenuta, proprio in quella assemblea, per denunciare pesantemente i molti mali del quartiere e l’atteggiamento di sufficienza dell’intera amministrazione, alla richiesta del vigile di quartiere.
“Questa mattina, un soggetto dai tratti mediorientali, già noto ai residenti per la sua aggressività le ha sferrato due pugni in faccia a freddo, quale punizione per la sua presa di posizione di Venerdì scorso – denuncia Voltattorni – “Oggi è il Comitato a dire direttamente al sindaco e al delegato del sindaco per la sicurezza, se vi rimane un briciolo di dignità dimettetevi!“.
Il Comitato si dice stanco di assistere a scene di degrado crescente, alle quali si vorrebbe prendere rimedio con opere pubbliche di dubbia efficacia: “Dopo la pista di skate, il Comune vorrebbe costruire una parete per l’arrampicata. Verrebbe da sorridere se fosse vero. Potrebbe essere un modo per allenare gli occupanti abusivi o i soggetti dediti ai furti negli immobili a meglio scalare le gronde e i balconi e intrufolarsi con più agilità all’interno degli appartamenti”.
I report della zona, parlano di sequestri di auto senza assicurazione o prive di revisione, di soggetti con tasso alcolemico sopra la norma, ma le vere emergenze del quartiere sembrano essere altre e per queste occorre un’azione più in profondità piuttosto che un presidio stradale.
“E’ tempo di assunzioni pesanti di responsabilità, a tutti i livelli, nessuno escluso – continua Voltattorni – La sicurezza dei cittadini, la tutela della proprietà privata sono sancitidalla Costituzione. Oggi, più di ieri, anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca, occorre il posto fisso delle forze dell’ordine. Il nuovo governo e l’auspicio che il Ministro dell’interno, al quale abbiano inviato la quattro missive con oltre 1200 firme con allegata la rassegna stampa, esamini il dossier ed abbia maggiore sensibilità e attenzione per questa irrinunciabile richiesta, rispetto al passato”.