Non terminano gli atti di vandalismo contro i partiti del centrodestra del territorio fermano. Dopo l’attacco a FDI in cui il responsabile cittadino Andrea Agostini denunciava sulla stampa i manifesti strappati nella cittadina di Porto San Giorgio, è la volta della sede provinciale della Lega Fermo.
«Non si tratta soltanto di un attacco alla sede della Lega, ma di un oltraggio alla democrazia e alla libertà di pensiero» – commenta il Commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti – «Un atto vandalico a opera di chi, come si evince dagli adesivi apposti sulla vetrata della sede, vuole combattere il fascismo, ma di fatto si serve degli stessi metodi. Oltre agli adesivi,» – racconta Marchetti – «i vandali hanno anche forzato il motore che consente di azionare meccanicamente la serranda, che non è più funzionante. Ringrazio l’onorevole Lucentini, il consigliere Marinangeli e il referente provinciale Petrini per aver denunciato l’accaduto e grazie anche alla Polizia Scientifica che ha tempestivamente fatto i rilievi» – sottolinea Marchetti – «auspichiamo che i responsabili vengano rintracciati e che tutte le forze politiche condannino questo atto di violenza. Nelle Marche non è la prima volta che una sede del nostro movimento viene presa di mira dai vandali» – conclude Marchetti – «gesti del genere non possono passare sotto silenzio perché rappresentano una minaccia per la democrazia del nostro Paese».
Ad esprimere immediata solidarietà è stato l’omologo di Alan Petrini, Andrea Balestrieri di Fratell’D’Italia: «Totale disprezzo per il gesto che nemmeno riesco a commentare. Solidarietà da parte mia e dell’intero coordinamento fermano di Fratelli d’Italia, a tutta la classe dirigente della Lega, con la speranza che questi individui siano segnalati alle autorità competenti. Parlano di democrazia loro, ma non rispettano quella degli altri. Siete inqualificabili. Il 25 settembre parleranno le urne!»