Tirreno Adriatico snobbata da Porto San Giorgio, desiderata da Porto Sant’Elpidio, organizzata da Fermo «male malissimo» secondo Vincenzo Santoni che va all’affondo del capoluogo di Provincia.
Lui se ne intende di competizioni ciclistiche, organizza manifestazioni di altissimo livello da sempre, la sua lunga e vasta esperienza nel mondo bike è consolidata. Da anni punta al turismo esperienziale su due ruote, ha un negozio di biciclette sulla statale e una storia che lo qualifica come esperto nel settore. Fa arrivare i suoi ciclisti fino al santuario dell’Ambro e il rettore padre Gianfranco Priori benedice la carovana ogni volta.
Oggi, mentre il Comune di Fermo gongola per quello che ritiene sia stato un successo mediatico della tappa, Santoni dice chiaro-chiaro che c’è poco da gongolare: «ma questo trionfo che Fermo sventola ai quattro venti dov’è? Dati alla mano, niente chiacchiere. Inutile ripetere sempre delle tante tv collegate e della strepitosa riuscita di una tappa che è stata assolutamente insignificante, di un percorso ininfluente. Promuovere il territorio non significa pedalare su una strada di campagna nelle fasi finali, le più concitate, dov’è più alto lo share. Questi decidono che le fasi fondamentali, a livello mediatico, debbano svolgersi su un borgo come San Marco alle Paludi, su strade tutte rotte. Neanche si sono accorti che i veri campioni l’hanno snobbata la tappa, perché hanno visto la pericolosità del circuito finale e dell’ultimo chilometro. Basti dire che il vincitore, uno sconosciuto, dopo sette anni da professionista, è alla sua prima vittoria».
È un fiume in piena l’organizzatore delle Granfondo che spiega «la tappa tecnicamente sarebbe dovuta arrivare in volata e, se parliamo di collegialità per il turismo, invece di fare i quattro giri finali per gli orti di San Marco alle Paludi, si poteva promuovere tutta la costiera, fino a Porto Sant’Elpidio. La carovana poteva imboccare il lungomare, poteva attraversare tutta la riviera con le sue magnifiche piste ciclabili fino a Lido di Fermo e si sarebbe promosso così il litorale per 15/20 km, non gli orti di San Marco, con tutto il rispetto. Il successo non c’è stato, lo share televisivo è stato ai minimi livelli».
E se a Porto San Giorgio la consigliera di Fratelli d’Italia Maria Lina Vitturini attacca la maggioranza scrivendo su Facebook «la Tirreno Adriatico poteva essere una vetrina per l’estate, altra occasione mancata per Porto San Giorgio» Santoni sferra il colpo finale: «a Porto Sant’Elpidio la competizione non sarebbe stata snobbata».