È tutto un parlare di infrastrutture e viabilità nel tratto sud delle Marche in questi giorni, con particolare riguardo all’ultima nata in Regione, la Provincia di Fermo, ricca di imprese ma povera di strade.
Ieri pomeriggio gli assessori regionali Castelli e Baldelli si sono relazionati con i sindaci per parlare della terza corsia dell’A14, dopo gli incontri tra i referenti regionali e i rappresentanti di Anas, di Società Autostrade nonché del Ministero delle Infrastrutture. Il governatore ha sottolineato il mancato gioco di squadra che c’è stato nel Fermano in passato e che ha portato al mancato risultato in termini di collegamenti viari. La frase di rito è: «evitare gli errori del passato».
Baldelli rimarca gli investimenti sulle infrastrutture: «per la prima volta dopo dieci anni tornano i fondi per progettare e dare concretezza a una visione d’insieme della rete infrastrutturale marchigiana. La terza corsia è una necessità per superare il gap infrastrutturale a Fermo e Ascoli. Fondamentale anche completare la Mezzina da Casette d’Ete fino alla Ascoli-Mare e la Pedemontana da Sforzacosta ad Amandola, Comunanza e Ascoli. Stiamo approntando uno studio di fattibilità per il tracciato da Offida a Campiglione dov’è in costruzione un ospedale».
A proposito di terza corsia il progetto è una buona base di partenza ma va adeguato alla normativa vigente da portare al prossimo tavolo con il Ministero e la Società Autostrade. Fondamentale per la soluzione dei problemi sarà l’intervento sulla Mezzina da considerare come asse di decongestione della statale.