È guerra a colpi di manifesti sei per tre a Porto Sant’Elpidio sul Gigli. A poche ore dal dibattito tra maggioranza e opposizione, stasera in commissione, se le suonano a colpi di cartelloni il Partito Democratico e Fratelli d’Italia, praticamente la massima espressione del governo progressista da un lato e la massima espressione sovranista all’opposizione dall’altro.
Tutto è cominciato con i cartelloni affissi da Fratelli d’Italia nei giorni scorsi con la foto dell’ex cineteatro in piazza Garibaldi e la frase “tre milioni di euro, uno sperpero di denaro pubblico che va denunciato e fermato”. I consiglieri comunali del partito della Meloni, lo stesso che guida la Regione, Giorgio Marcotulli e Andrea Balestrieri, avevano inteso così denunciare quella che ritengono sia una cifra esagerata per comprare l’immobile in centro città, di proprietà della società di costruzioni Azzurro Srl, amministrata da Aldo Moreschini. Società che ha ristrutturato il bene vincolato, sotto attenta supervisione della sovrintendenza, e l’ha messo in vendita.
La trattativa di compravendita prevedeva che il Comune dovesse acquistare solo una parte di immobile, due terzi per la precisione, lasciandone un terzo in mano al privato, che ci avrebbe realizzato degli spazi da adibire a negozi e da affittare.
Questo si sapeva fino a metà ottobre dell’anno scorso quando, di punto in bianco, il sindaco Nazareno Franchellucci ha annunciato a mezzo stampa l’intenzione di comprare tutto l’immobile. Riscrivendo, in pratica, la trattativa pubblico-privata che già di suo era stata lunga e tortuosa. Oltre che poco chiara, a detta dei maligni. Unica condizione posta dall’amministrazione era spendere meno di tre milioni di euro in questa ultima partita. Si consideri che si partiva dall’ipotesi, mai effettivamente presa in considerazione dall’amministrazione, di espropriare l’immobile a 430mila euro prima del restauro, valutazione agenzia entrate. Oggi, a conti fatti, il Comune si prepara a spendere 2.830.000 euro, 120.000 euro meno di quanto chiedeva la proprietà a novembre, ossia 2.950.000 euro. Tutta la maggioranza è compatta sul sì e plaude all’operazione, seppure tra le liste civiche che appoggiano il sindaco ancora non si è pronunciata Porto Sant’Elpidio al Centro, la lista coordinata da Livia Paccapelo che negli ultimi giorni non aveva lesinato feroci critiche a Franchellucci, al Pd e all’assessore al Bilancio Emanuela Ferracuti.
Tutta l’opposizione, di contro, si oppone all’operazione. Sono contrari, oltre a Fratelli d’Italia, i civici di Alessandro Felicioni che rappresenta il Laboratorio Civico, contrario il Movimento 5 Stelle di Moira Vallati, più dialogante si è rivelato, invece, il consigliere del Gruppo autonomo Giorgio Famiglini, ex-Lega. L’ultima a intervenire, ma non per questo meno caustica, è stata la coordinatrice comunale del Carroccio Gioia Giandomenico. Sul fronte dell’opposizione oltre ai manifesti si preparano proteste di piazza e qualcuno ha già inviato gli esposti alla Corte dei Conti e alla Procura. Sul fronte della maggioranza si prepara il sì in consiglio e poco potranno le minoranze per cambiare le carte in tavola.
Intanto mercoledì mattina è comparso il cartellone sei per tre del PD in cui capeggiava la foto rudere del Gigli con su scritto “Ecco come sarebbe il Gigli con al governo della città Fratelli d’Italia”. Un messaggio politico indirizzato proprio ai consiglieri comunali di opposizione, che hanno definito “Falso e Denigratorio” lo slogan del Partito Democratico.
Si è scatenato così il dibattito online su quella che appare sempre più una città spaccata a metà tra destra e sinistra, tra critici nei confronti dell’attuale maggioranza, che rappresenta l’apice massimo di un governo da quarant’anni a sinistra, e un gruppo sempre più nutrito di cittadini che stanno volgendo lo sguardo a destra. In questi giorni se ne sono dette di tutti i colori maggioranza e opposizione. E pensare che la commissione di stasera si prevedeva, tutto sommato, tranquilla. Il presidente Famiglini, che ha fatto l’impossibile per convocarla in presenza, rimandandola di una settimana proprio per guardarsi in faccia, chissà se si pentirà. Considerati questi chiari di luna sarebbe stato meno traumatico un webinar.