Una punizione che difficilmente dimenticherà, quella ricevuta da un cittadino straniero di ventisei anni, regolare ma senza fissa dimora, che alcuni notti fa in evidente stato di ubriachezza, si rifiutava di pagare l’importo dovuto per le consumazioni.
La richiesta di intervento delle forze dell’ordine è partita da un locale pubblico di Porto San Giorgio, su richiesta del proprietario che segnalava la presenza di persone moleste all’interno del suo esercizio commerciale. Uno su tutti e particolarmente ubriaco e alterato.
All’arrivo dei poliziotti le persone presenti in sua compagnia, probabilmente con lo scopo di alleviare la gravità dei fatti da lui commessi, pagavano spontaneamente il corrispettivo al titolare ma il giovane in questione, per tutta risposta, si rifiutava di fornire le proprie generalità tentando di scappare. Gli operatori della volante, prontamente riuscivano a bloccarlo e a fermarlo, per poi condurlo in Questura.
Il giovane veniva così denunciato dalla polizia per il reato di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale ma il Questore, in ragione dei fatti accaduti e al fine di scongiurare la concreta possibilità che il ragazzo si rendesse responsabile di ulteriori fatti analoghi, riteneva opportuno emettere nei suoi confronti anche la misura di prevenzione del “D.AC.UR.” – acronimo di “Divieto di Accesso in Aree Urbane”.
Da oggi in poi sarà più difficile per il giovane commettere fatti simili compromettendo l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno dei locali in quanto, grazie a questo strumento che possiamo definire di “sicurezza urbana”, il “ribelle” per un periodo di due anni, non potrà più avvicinarsi e stazionare nelle immediate vicinanze dei locali pubblici ed aperti al pubblico di Porto San Giorgio.