Una serata di violenza ha scosso il quartiere di Santa Petronilla, fra Fermo e Porto San Giorgio, già noto per episodi di cronaca simili in passato. Un gruppo di giovani incappucciati armati di tubi e bastoni ha attaccato un gruppetto di ragazzi che stava giocando a calcetto nei pressi del centro sociale. Il risultato è stato un vero e proprio agguato con metodi degni della criminalità più rodata, che ha provocato ferite ad un giovane minorenne, il quale è stato portato in pronto soccorso per ricevere le cure del caso.
Le indagini sono in corso e si parla di un gruppo di stranieri come autori dell’attacco. Gli aggressori avevano il volto coperto da passamontagna, ma si spera di poter identificare i responsabili grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti sul luogo dell’aggressione. Questo episodio preoccupa le autorità e la popolazione del quartiere, che temono un’escalation della violenza.
Il sindaco Paolo Calcinaro aveva promesso un “impegno diretto per il quartiere” approvando il progetto definitivo per il nuovo centro sociale, ma l’agguato di Santa Petronilla dimostra che il problema della violenza giovanile persiste. Gli investimenti del Comune per fornire servizi e luoghi di aggregazione più strutturati e i controlli rafforzati delle forze dell’ordine sono due azioni necessarie per prevenire la violenza.
L’episodio di Santa Petronilla dimostra che la situazione nel quartiere rimane critica, nonostante gli sforzi delle autorità. È necessario che i cittadini collaborino con le forze dell’ordine, segnalando eventuali comportamenti sospetti e aiutando a mantenere un clima di sicurezza nella zona. La violenza giovanile è un problema serio che richiede l’attenzione di tutti e un impegno costante per contrastarlo.