Roberto Grinta abbandona la nave della sanità fermana ? Il neo direttore chiamato a dirigere l’Area Vasta 4 da poche settimane ha fatto richiesta per essere spostato all’Agenzia regionale sanitaria dopo le dimissioni della Difuria.
Entrato il 29 giugno, a due mesi e mezzo dalle dimissioni del predecessore Licio Livini, è stato scelto Grinta dalla rosa dei 54 professionisti che avevano risposto all’avviso pubblico dell’Asur Regionale diretta da Nadia Storti. Grinta è passato avanti agli altri due nomi della terna mentre il preferito sembrava essere Giuseppe Ciarrocchi. Grinta, 58 anni, laureato in Farmacia, professore a contratto in economia e management delle aziende sanitarie, 39 pubblicazioni all’attivo, membro del comitato di redazione di “Mondo sanitario”, è l’uomo nuovo nel fermano. Passato avanti a Ciarrocchi, che era fortemente voluto da Fratelli d’Italia ma contro il quale la Lega ha fatto muro. Ora, con l’ospedale Murri a corto di personale e posti letto, nonché con il pronto soccorso al collasso, l’ospedale di Amandola fermo al palo, il caos vaccini e green pass, le indagini della procura come quella avviata il mese scorso dopo la caduta dalla lettiga di un anziano finito in coma e in fin di vita.
Tutto ci voleva meno un dirigente a rischio in questo momento. Ma si è liberato un posto in Regione e Grinta vorrà riavvicinarsi a casa, la sua richiesta potrebbe non venire presa in considerazione ma già il fatto che l’abbia fatta mette in subbuglio il fermano. Il comitato aspettava di parlare con il dirigente per parlare delle tante criticità irrisolte. E si torna a fare il nome di Giambattista Catalini, un nome che è sempre piaciuto al comitato per la sanità del fermano perché uno che conosce il territorio. Ci sono lamentele in corso nei confronti del nuovo dirigente anche per la scelta di mandare via due medici e due infermieri perché con la penuria di personale che c’è mandare via le persone non a tutti è sembrata la scelta più giusta, potendo anche fare i tamponi ai professionisti in questione. E c’è chi se la prende pure con i sindaci che se ne stanno in disparte, muti, mentre ci sono persone disperate per come stanno andando le cose. Una donna dell’entroterra fermano dice di aver preso un appuntamento per la mammografia a Macerata, la prima data utile nel 2023. In pratica sarebbe saltato il sistema di controllo, dov’è finita la prevenzione con Benessere Donna?