Pare che alla San Giorgio Distribuzione Servizi i rifiuti ingombranti li possano portare all’ecocentro di via Parini solo chi questi rifiuti li produce. Non si tiene conto del fatto che a produrli possano essere anche persone che hanno intestato un’immobile e sono arrivati alla veneranda età dei novant’anni. E magari sono pure impossibilitati a camminare, possono avere handicap di varia natura e non sono autonomi. Quindi devono rivolgersi ad altri.
Bene, questo problema pare sia insormontabile. Al punto che ieri mattina in via Parini c’è stato il putiferio. Perché si dà il caso che la figlia di una novantenne con i problemi di cui abbiamo scritto sopra sia un avvocato di carattere, Annalisa Cutrona, una che certe cose proprio non le sopporta.
Così, arrivata all’esasperazione, stamattina mattina ha indossato la toga ed è andata lei stessa all’ecocentro con un camioncino carico di tutto: vecchi utensili di plastica, secchi, lastre di polistirolo, imballaggi e stecche di legno. Un gesto simbolico per sollevare il problema.
L’avvocato prepara l’esposto per denunciare che le nuove disposizioni della San Giorgio Distribuzione Servizi non garantiscono un servizio efficiente dopo che il conferimento è stato limitato e sospeso durante la pandemia. Mentre le tasse sono continuate ad arrivare nelle case dei sangiorgesi. La società invoca una normativa del settembre 2020 che ha interdetto il conferimento a imprese edili, vivai, aziende agricole, di manutenzione giardini privati e di trasporti. I cittadini devono quindi tenersi in casa la paccottiglia, in attesa che qualcuno la ritiri. «I servizi sono al servizio del cittadino – dice l’avvocato – non è il cittadino al servizio dei servizi, per altro a pagamento. La cosa pubblica non è cosa privata. Nessuno tiene conto dei problemi di persone in difficoltà, che pagano per un servizio che deve funzionare».
A quanto risulta all’ecocentro, dopo che l’avvocato se ne è andata, sono arrivati il sindaco Nicola Loira e l’ad della Sgds Maria Gabriella Caliandro.