FERMO – Siglato in prefettura il protocollo d’intesa per il controllo di vicinato. Hanno firmato il prefetto Vincenza Filippi e il sindaco di Monte Urano Moira Canigola. Velocissimo l’iter che ha portato alla stesura del testo per la sicurezza nel comune fermano amministrato dalla presidente della provincia. Il documento s’inserisce nel quadro generale della sicurezza partecipata e dà impulso alla collaborazione tra forze di polizia e cittadini. Il monitoraggio del territorio in sostanza coinvolge i residenti che si relazionano a carabinieri, questura, finanza, attraverso una figura di riferimento.
La tappa di Monte Urano arriva sulla scia di precedenti esperienze avviate con protocolli dello stesso tenore siglati in altri comuni, su tutti Lido Tre Archi. Alla firma avvenuta alla presenza delle sole parti interessate, in rispetto delle precauzioni imposte dall’emergenza, farà seguito l’attuazione degli impegni assunti sul piano formale. Il prefetto Filippi ricorda come il protocollo arrivi dopo la serie di furti nelle abitazioni che si erano registrati a Monte Urano lo scorso ottobre, ci furono una decina di abitazioni visitate dai malviventi e questo allarmò una cittadina di 8mila abitanti, tradizionalmente tranquilla. Ora il sindaco dovrà individuare il coordinatore che si rapporterà con i cittadini, forze dell’ordine e municipale, facendo da tramite per le segnalazioni dei residenti.
Il controllo di vicinato è l’elemento aggiuntivo in supporto all’attività delle forze dell’ordine che hanno raggiunto di recente importanti risultati nel contrasto all’illegalità. Il filtro tra divise e cittadini è il coordinatore, figura centrale, link di collegamento. La messaggistica istantanea agevolerà le relazioni, costruendo un modello efficace di sussidiarietà circolare dove tutti, nell’ambito delle rispettive competenze, possono muoversi. Il protocollo con Monte Urano è al momento l’ultimo atto di un’incessante attività che la prefettura porta avanti su più livelli. Nell’ultimo anno di pandemia si sono aggiunti i servizi anti-covid e il prefetto tiene a rimarcare l’impegno profuso documentato dai numeri: su una popolazione di 173mila abitanti sono state controllate 154mila persone, la popolazione quasi al completo. In rapporto poche sono state le multe: 1.315 individui sanzionati, delle 37.515 attività controllate, 30 sono state multate, 31 chiuse provvisoriamente e 4 definitivamente.