Controlli, controlli ed ancora controlli. Il territorio fermano viene scandagliato palmo per palmo della Questura di Fermo con l’impiego di pattuglie della Polizia e delle altre forze dell’ordine. Lo scopo è sempre lo stesso: garantire legalità, sicurezza ed ordine pubblico specie nelle zone più sensibili alla microcriminalità e allo spaccio di sostanze stupefacenti ed abuso di alcool.
Nemmeno a dirlo, il mirino si è stretto sul quartiere Lido Tre Archi, teatro di criminalità e disordini, ma si è esteso anche alla limitrofa Porto San Giorgio da un lato, e Porto Sant’Elpidio dall’altro. Un segnale chiaro che i disordini si stanno diffondendo sempre di più nelle città costiere, considerate fino a ieri delle “isole felici”. Ma così non è più.
Al termine dei servizi sono state controllate 340 persone ed oltre 200 veicoli. Sono stati effettuati 20 posti di controllo e sono stati controllati ben 12 esercizi pubblici.
Nel comune di Porto San Giorgio, in considerazione delle segnalazioni effettuate da alcuni residenti, sono state attenzionate le vie del centro con particolare attenzione a via XX Settembre, alla zona “Arena Europa”, al quartiere a ridosso del dopolavoro ferroviario ed a Piazza Gaslini.
Proprio, all’interno dei giardinetti, venivano identificati quattro giovani, già noti alle forze dell’ordine uno dei quali trovato in possesso di sostanza stupefacente che risultava essere hashish poi debitamente sequestrato.
Per il giovane scattava la sanzione per detenzione di sostanza stupefacente finalizzata all’uso personale.
Sempre a Porto San Giorgio non sono mancati i controlli sia nelle zone della “Movida” che nelle zone di ritrovo dei teenagers ovvero nella zona adiacente la stazione ferroviaria, in via Oberdan, piazza Bambinopoli, nel lungomare centro.
Altri bar e locali di ritrovo siti nel comune di Porto San Giorgio e in quello di Porto Sant’Elpidio sono stati oggetto delle verifiche da parte delle forze dell’Ordine senza riscontrare, in questi ultimi casi, particolari anomalie anche se numerosi degli avventori avevano a loro carico precedenti di polizia.
Le città rivierasche, ormai non possono più considerarsi “le oasi di pace e tranquillità” a cui un po’ tutti si erano abituati. Sempre di più giovani e giovanissimi, con precedenti per spaccio ed uso personale di sostanze stupefacenti agiscono indisturbati in piazze, giardini e piazzette. Prima togliamo il velo da questa realtà, prima si inizierà a fare qualcosa, prima che la situazione sfugga (come siamo ormai abituati da tempo ad osservare) di mano.