Un fazzoletto di territorio e una densità abitativa molto alta: questi sono i motivi della crescita del numero delle antenne di telefonia mobile a Porto San Giorgio.
Sul tavolo del comune ci sono già altre 3 richieste che, senza un piano urbano, potrebbero trovare collocazione in maniera libera come nel caso di Wind che ha necessità di potenziare la zona intorno a viale delle Regioni.
Domani la seconda commissione comunale, congiunta ai consiglieri di maggioranza e opposizione, ascolterà la proposta l’ingegner Mario Galvani incaricato di redigere il piano urbano delle antenne. Uno strumento che dovrà assicurare copertura e salute, oltre a mettere un freno ai ripetitori selvaggi oramai sui tetti dei principali hotel cittadini, oltre che in altri siti come monte Cacciù, palasport, porto, zona Calzecchi Onesti di contrada S. Vittoria e autostrada nord, nella collina di Pian della Noce. Questi siti, indicati da uno studio del 2009 della Politecnica delle Marche dovrebbero essere il punto di partenza, ovvero l’esistente, del piano Galvani.
Piano che ora la politica dovrà aggiustare secondo indirizzi per rendere meno impattante e invadente dal punto di vista urbano e sanitario. Inoltre c’è da fare fronte anche all’arrivo del 5G che richiederà una presenza ancora più capillare di ripetitori.
Restare indietro a livello tecnologico non sarà possibile, così il nuovo piano divrebbe contemplare anche il passaggio dal 4 al 5 G. Studi recenti dicono che più è alta la frequenza e maggiore la velocità di trasmissione e di conseguenza più è corta la distanza meglio è per il corpo umano in quanti la ricezione del telefonino dovrà lavorare meno.
Un argomento che il sindaco ha voluto condividere con maggioranza e opposizione e a breve anche con la cittadinanza prima dei vari passaggi istituzionali per arrivare al via libera definitivo.