Meno clienti, meno affari e gli ambulanti mollano. Il mercato del giovedì di Porto San Giorgio è in crisi. Colpa del covid anche se i sentori di una fase nera c’erano già prima. Lo dicono gli operatori stessi che vivono piazze e strade da anni ed anni: fare il commerciante ambulante è sempre più complicato, vuoi per la minor propensione all’acquisto delle famiglie, la concorrenza, gli acquisti in rete e i costi di gestione che non permettono più alla bancarella di essere concorrente.
Le vie del centro cittadino di giovedì presentano sempre più spazi vuoti. “Chi viene da fuori regioni – dicono gli operatori – in questo periodo rinuncia alle spese di spostamento perché gli incassi sono molto bassi. Poi ci sono quelli che stanno lasciando il mestiere in quanto il cambio generazionale è sempre più difficile e poi c’è chi in questo tempo di pandemia ha paura e non vuol rischiare”.
Oltre all’assenza degli operatori c’è il calo di clienti e volume d’affari. “Questa è una stagione invernale dove la gente non esce e quindi il rinnovo dell’armadio non c’è – spiegano – vale per gli ambulanti e vale per chi fa commercio a posto fisso. Va un po’ meglio a chi vende casalinghi, oggettistica ma la tendenza per tutti è quella di un sensibile calo del fatturato. Basta guardarsi in torno: le vie sono semivuote”.
Imprenditori sconsolati che tuttavia non se la prendono con nessuno. E’ un momento dove bisogna stringere i denti e aspettare tempi migliori. Chi ha il mestiere dell’ambulante nel sangue sa aspettare.