La Squadra Mobile fermana ha dato esecuzione ad una misura cautelare emessa dal Tribunale di Fermo, Giudice per le Indagini Preliminari, a seguito della indagine intrapresa a fronte di una denuncia querela per maltrattamenti formalizzata da un padre, stanco della violenza perpetrata dal figlio nei suoi confronti e nei confronti della madre. Nella fattispecie l’uomo, emotivamente provato per la difficile situazione raccontava ai poliziotti di una difficile situazione familiare, un rapporto esasperato dai problemi legati alla dipendenza dalle sostanze stupefacenti del figlio, disoccupato.
Dall’ attività investigativa condotta e dall’ ascolto dei testimoni emergeva che il giovane avanzava continue richieste di denaro al padre ed alla madre, verosimilmente per approvvigionarsi della sostanza stupefacente e i genitori, in più circostanze, negavano quei soldi al figlio proprio per tutelarlo ma tale diniego causava nel l’ira del giovane che in più occasioni minacciava i genitori aggredendo in più circostanze anche la madre. I due genitori versavano in uno stato di paura e di disperazione nel terrore di peggiori conseguenze. L’Autorità Giudiziaria, riscontrando la difficile e grave situazione emetteva la misura cautelare del divieto di avvicinamento con prescrizione di mantenersi ad una distanza minima di 300 metri, attraverso l’applicazione del braccialetto elettronico, alle persone offese e dai luoghi abitualmente frequentati, nonché il divieto di comunicare con qualunque mezzo diretto e mediato. Si rappresenta che il soggetto indagato è un venticinquenne, italiano, residente in provincia, già noto alle Forze di Polizia.