Ogni weekend si accende la cronaca intorno ai giovani: assembramenti, risse, alcool e sequestri di droghe. Ma è davvero così grigio il mondo adolescenziale?
Dalla costa all’entroterra non c’è differenza perché oramai da un anno la vita di tutti è condizionata dalla pandemia. Scuola in presenza a singhiozzo, attività sportive quasi azzerate, niente cinema, centri di aggregazione sbarrati, discoteche e pub chiusi, oltre al coprifuoco che impedisce lo stare insieme in libertà.
Così il sabato pomeriggio in zona gialla, diventa il momento della condivisione, indipendentemente dalla piazza. Le città costiere fanno da catalizzatore, vuoi per la presenza di qualche locale in più, vuoi per la facilità di movimento tra bus e treni. Crescita di presenze esponenziale già dalla scorso giugno e i movimenti da qualche settimana a questa parte, hanno fatto scattare nella provincia di Fermo un piano interforze voluto dalla Prefettura per fare da freno all’uso di sostanze stupefacenti, controllare gli abusi di alcool e fare da deterrente alle risse ed atti vandalici.
Questo fine settimana le cose sono andate decisamente meglio e i numeri riassuntivi delle forze di polizia lo dicono: lo spirito della condivisione, dello stare insieme davanti ad un pezzo di pizza o un gelato ha prevalso, senza eccessi. Da Montegiorgio, Monte Urano, Fermo, Porto Sant’Elpidio o Cupra Marittima, l’onda di ragazzi e ragazze sta diventando sempre più inarrestabile perché si concentra in quelle 3 o 4 ore del sabato pomeriggio formando nelle vie e nelle piazze di Porto San Giorgio delle vere e proprie orde desiderose solo di divertimento. Assembramenti sì, ma rispetto nell’uso dei dispositivi anti-contagio proprio come fanno a scuola e questo va sottolineato in barba alla ridda di voci, soprattutto nei social, che spesso finiscono per dipingere il mondo giovanile come la vera causa della diffusione del covid.
La compressione della pandemia sta logorando tutti e i giovani, espressione della libertà e del divertimento, sono quelli che pagano la mancanza di mezzi e strumenti. Almeno in questi vanno capiti. Eccessi a parte, naturalmente.