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Isole ecologiche, non tutti pro a Porto Sant’Elpidio

Sonia Amaolo
Sonia Amaolo 18 Febbraio 2021 4 Min
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Isole ecologiche a Porto Sant’Elpidio, belle ma sicuro che funzionano?

Entro l’estate arriva la novità, essendo il bando per la gestione dei rifiuti in via di definizione. Da bravo comune riciclone Porto Sant’Elpidio guarda oltre il porta a porta, avendo ottenuto due finanziamenti per un totale di 128.000 euro. Intenzione dell’amministrazione comunale sarebbe quella di installare tre isole ecologiche nelle zone con maggiore concentrazione di negozi e nei campeggi, per evitare, in particolare, d’estate, che le strade si riempiano di sacchetti di rifiuti.

Il piano comunale prevede di installare isole informatizzate in centro, per le attività commerciali, a sud alla Faleriense, nella via centrale, via Marina, a nord in viale Trieste nella zona davanti all’Holiday Family Village. Le isole non sono le stesse utilizzate dal Comune di Fermo, fa sapere il vicesindaco Daniele Stacchietti, quelle con i bidoni per intendersi. Porto Sant’Elpidio vuole ricalcare quelle messe a Sirolo e a Porto San Giorgio, una sorta di pannello sulla città, uno spot pubblicitario, un manifesto dove andare a buttare l’immondizia. Tutto gestito dalla società che da sempre si occupa di raccolta e gestione rifiuti a Porto Sant’Elpidio, Ecoelpidiense.

Le isole risolveranno il problema della spazzatura emersa o saranno una grana in più nella gestione dei rifiuti? Difficile rispondere alla domanda senza aver prima sperimentato. Certo i timori non mancano, come capita in genere per tutte le sperimentazioni, spesso augurate in pompa magna dalle amministrazioni e proposte come fiori all’occhiello dalle giunte, progetti che poi si arenano sul piano pratico, non funzionano o funzionano poco. Comunque non il tanto che serve a ripagarsi dei costi. A sentire gli addetti ai lavori, bar, ristoranti, titolari di strutture ricettive, non c’è ancora tanto interesse attorno alle isole ecologiche, poco entusiasmo. Qualcuno le bolla come poco pratiche nel conferimento e troppo ingombranti.

Daniele Gatti, titolare dell’Holiday Family Village, non ha potuto partecipare alla prima riunione che si è tenuta per discuterne ma dice che all’interno della sua struttura non avrebbe spazio a sufficienza per simili volumi. Secondo Rosa Di Lella, titolare del bar Delirium di fronte alla pineta nord su viale Trieste è molto meglio il porta a porta delle isole, per una questione di praticità e comodità. Gioia Giandomenico, presidente dell’associazione dei commercianti della Faleriense “Faleria Enjoy” dice che «le isole ecologiche sono sicuramente utili ma vanno controllate, curate, altrimenti diventano un problema di decoro, auspico dunque che ci sia un’adeguata manutenzione e che occupino spazi tali da non risultare troppo impattanti».

Gian Vittorio Battilà, ingegnere esperto in materia ambientale, residente in centro, ritiene fondamentale la formazione della cittadinanza e spiega: «come sistema è utile e può rappresentare un modo per incrementare la differenziata ma occorrerebbe sviluppare convenzioni con ditte private ed è necessario fare molta formazione e informazione, con investimenti sostanziosi. Oltre alle isole ecologiche, il centro del riuso in prossimità del cimitero, in via Garda, andrebbe incrementato per permettere ai cittadini di scaricare rifiuti ingombranti. Il Comune dovrebbe convenzionarsi con impianti privati anche per far smaltire rifiuti speciali alle imprese, costrette a smaltire rifiuti a costi elevati, potrebbe essere un aiuto alle attività». SONIA AMAOLO

Sonia Amaolo 18 Febbraio 2021
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