Il nuovo sistema di raccolta rifiuti piace. Questo il dato che emerge da una prima analisi dei dati relativi ai conferimenti dei primi tre giorni. Le criticità ci sono, è innegabile, ma prima che il sistema vada a rigime occorre tempo. Così dicono dalla Sgds, soprattutto per il fatto che in questi primi giorni c’è l’accumulo di una settimana per carta, plastica e indifferenziato.
In strada ci sono pochissimi sacchetti e bidoncini il che vuol dire che i sangiorgesi hanno già metabolizzato l’abbandono del porta a porta. E questo è già un punto di partenza importante.
I problemi da risolvere sono tanti e la carrellata dei messaggi nei social sono eloquenti.
In primis le bocchette piccole: gli impazienti svuotano il contenuto, gli incivili abbandonano il sacchetto a terra.
Poi c’è la tecnologia: difficoltà nell’uso della scheda, soprattutto per gli anziani che non riescono a capire dove “strisciare” la carta e le botole che, forse a causa dell’umidità o uso improprio, si incappano.
Infine il posizionamento delle isole. Alcune messe in punti critici, altre non equidistanti per i residenti e altre ancora in tratti di strada pericolosi e poco illuminati.
Insomma di lavoro da fare ce n’è ancora tanto ma il passaggio è stato ben recepito.