“Non riuscivamo a fargli capire che erano le 22 passate e dovevano lasciare il ristorante. Un brindisi dietro l’altro con bottiglie portate da casa, urla, schiamazzi e bicchieri a terra”. È il racconto di un ristoratore sangiorgese che ieri sera ha passato un brutto quarto d’ora con due tavoli di giovani che non ne volevano sapere di tornare a casa per rispettare il coprifuoco. Ragazzi e ragazze intorno ai 20 anni senza freni a causa dell’alcool.
“Gli inviti continui del personale di sala iniziati poco prima delle 22 – racconta – sono rimasti inascoltati. Impavidi ad ogni richiamo, arroganti nelle risposte, fino alla minaccia di chiamare le forze dell’ordine. Prendere la multa per la maleducazione di ragazzini, no non ci sto!”.
Finita la baldoria al ristorante il sabato sera è continuato nell’ormai famosa zona tra via Oberdan e Bambinopoli che nel silenzio del coprifuoco non passa certo inosservato, senza pensare alle bravate del suonare ai citofoni, biciclette, vasi capovolti e gli improperi verso chi affacciato alla finestra cercava rispetto. Stamattina per strade e marciapiedi vetri e ,bottiglie segni dell’ennesimo sabato senza freni.
La preoccupazione ora è quando arriverà la fine del coprifuoco e la notte sarà molto lunga.