I Giovani Democratici denunciano l’atteggiamento del partito di Giorgia Meloni riguardo alla questione dell’aborto. I Dem, il partito della Meloni sta cercando di accattare voti dalle associazioni pro-vita e di spingere la società verso l’età del medioevo.
La prova di ciò sarebbe la decisione della giunta regionale Acquaroli di non rinnovare l’accordo con l’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica (Aied), che a partire dal mese di febbraio renderà impossibile abortire nell’ospedale di Ascoli Piceno. L’Aied, che opera su tutto il territorio nazionale, svolge un’azione di stimolo sulle strutture pubbliche per garantire l’applicazione delle leggi in materia di contraccezione, aborto, informazione sessuale e prevenzione socio-sanitaria. Nelle Marche, in particolare, l’Aied ha svolto negli ultimi 42 anni un ruolo fondamentale nella gestione delle urgenze e nella fornitura dei certificati di interruzione volontaria di gravidanza (IVG) quando i consultori pubblici erano in ferie.
La giunta Acquaroli, secondo i Giovani Democratici, ha di fatto imposto l’abolizione di un servizio essenziale che garantisce un diritto presente in Italia dal 1978, ovvero l’aborto. La legge 194 del 1978, nonostante non sia perfetta, garantisce il diritto all’aborto alle donne, ma purtroppo consente ai gruppi anti-abortisti e a molti medici obiettori di esercitare la propria attività all’interno delle strutture sanitarie pubbliche. Ciò è particolarmente evidente nelle Marche e nelle province di Fermo e Jesi, dove la percentuale di obiettori è pari al 100% tra medici e operatori sanitari.
I Giovani Democratici accusano la Destra di continuare a limitare e creare ostacoli alle donne in materia di aborto e di andare contro la libertà delle donne. La scelta politica di Acquaroli, secondo loro, va in questa direzione.
Giorgia Meloni, dal canto suo, afferma di non voler abolire o modificare la legge 194 sull’aborto, ma di voler semplicemente applicarla. Tuttavia, secondo il gruppo giovanile democratico, non riconosce il problema dell’alto numero di obiettori di coscienza e cita il rafforzamento della legge nelle parti in cui la stessa parla di tutela della maternità, ma questo non risolve il problema dell’accessibilità all’aborto per le donne.
I Giovani Democratici si dichiarano fermamente a favore della libertà delle donne e del loro diritto all’aborto, e chiedono al partito di Giorgia Meloni di “smettere di utilizzare la questione dell’aborto come strumento per accattare voti e di iniziare a garantire davvero i diritti delle donne”, inoltre chiedono alla giunta Acquaroli di “rinnovare l’accordo con l’Aied e di garantire l’accesso all’IVG per tutte le donne marchigiane, senza limitazioni e ostacoli”.