Ottantasettenne muore all’ospedale Murri di Fermo dopo una brutta caduta dalla barella al pronto soccorso il 4 agosto scorso. L’anziano era arrivato al nosocomio in ambulanza, con la Croce Verde, perché aveva la febbre. Data l’età avanzata la brutta caduta potrebbe avergli procurato il trauma che lo avrebbe portato alla morte. Questo sospetta la Procura che ha aperto un’indagine sul caso per verificare eventuali responsabilità del personale medico e infermieristico.
A ricostruire l’iter della vicenda ne emerge un caso di malasanità. Qualcosa deve essere andato storto.
Il 3 agosto l’anziano, nato ad Altavilla Irpina e domiciliato a Porto Sant’Elpidio, era arrivato al pronto soccorso. Il 4 agosto cadde dalla lettiga, il 5 agosto fu spostato al reparto di medicina, il 29 agosto, dopo forti crisi epilettiche, viene sedato e trattato dall’anestesista. Il 1° settembre i valori epatici erano tutti sballati. Ieri all’una e mezza di notte dall’ospedale hanno telefonato alla famiglia per avvisare della morte. Il figlio afferma che il genitore è entrato all’ospedale con i valori nella norma e «non aveva mai avuto problemi di fegato e diabete». Si sospetta un’errata somministrazione di farmaci che potrebbe aver provocato il coma irreversibile e la morte. Indaga la Procura: il magistrato di turno ha disposto l’autopsia, a cui seguirà perizia del medico legale della famiglia. Una prima denuncia ai carabinieri era stata presentata dalla famiglia il 1° settembre dopo che la figlia, a poche ore dal ricovero, aveva trovato il padre steso su una lettiga con le sbarre di sicurezza abbassate. Una situazione di pericolo secondo la donna, che era tornata la mattina dopo insieme al fratello. I figli avevano visto il genitore ferito, nessuno li aveva avvisati della caduta e nessuno seppe dare una spiegazione.
Giù dalla barella al pronto soccorso, morto. Indaga la Procura
