«Non è mai facile trovare le parole per esprimere l’amarezza che si prova in simili situazioni. Lo è ancor di meno stavolta. Vuoi perché Giuseppe frequentava le stesse vie nelle quali sono cresciuto anche io, vuoi perche morire a 16 anni è atroce e inspiegabile» inizia così la sua nota il segretario Dei Giovani Democratici della Città di Fermo e responsabile scuola PD del Fermano, Mattia Santarelli.
Il commento arriva dopo il tragico incidente che ha coinvolto il 16enne di Monte Urano che viaggiava come passeggero con un collega di un’azienda termoidraulica. Il 37enne fermano che conduceva il mezzo ha perso improvvisamente il controllo, forse per un malore, ed è stato ricoverato al Torrette di Ancona in gravi condizioni ma fuori pericolo.
«Mi preme dire una cosa però. Giuseppe non è morto di alternanza, non è morto di lavoro. Giuseppe è morto. In un terribile incidente d’auto. La logica, per cui ormai gran parte di giornali e politica sfruttano qualsiasi fatto simile per fare post di indignazione su sicurezza sul lavoro e alternanza, svuota questi temi dell’importanza che hanno e manca di rispetto alla vita di quelle persone».
«Strumentalizzare qualsiasi notizia per parlare di un tema vuol dire mancanza di argomenti nel trattare il tema.
Trattiamo una morte con il rispetto che merita e con il tempo che merita. E trattiamo un tema con (sarebbe ora) la serietà che richiede» – continua Santarelli
«Altrimenti non è “fare ricordo”, non è “indignazione”, e non è neanche “voler cambiare qualcosa”. È una strana forma di confusionario populismo, piuttosto macabra, per di più. Personalmente sono contro l’alternanza scuola-lavoro nella maniera più completa, da sempre, e credo che vada come minimo ripensata, anche da prima che facessi fotocopie in biblioteca come “esperienza formativa del pcto”. E sicuramente i recenti fatti di cronaca non aiutano ad accrescere la mia stima per questa misura.
Ma considerando i fiumi di paladini che hanno sguainato la spada, stavolta, mi aspetto di vedere le piazze piene e la legge cambiata, quantomeno. Stavolta veramente».