Il conto diventa sempre più salato
Il periodo, lo sappiamo, è quello che è: le bollette sono lievitate, i carburanti sono aumentati, la vita è più costosa. Ci sono aumenti dovuti alla scarsità di materie prime hanno fatto scalpore e il settore tecnologico non ne è rimasto di certo fuori. Dopo i problemi di approvvigionamento dovuti al covid, i produttori di componentistica avanzata, sono rimasti schiacciati dall’aumento dei costi dell’energia che ha incrementato il tasso d’inflazione. Con l’aumento del costo del denaro sono lievitati anche i costi di hardware e chipset.
PlayStation 5
Uno dei casi più significativi, tocca il settore dell’intrattenimento video ludico e di una major dal portafogli pesante: Sony Entertainment. PS5 è uscita sul mercato il 19 Novembre 2020 nelle seguenti versioni e configurazioni:
- PlayStation 5, con prezzo di lancio di 499€;
- PlayStation 5 Digital Edition, con prezzo di lancio a 399€;
Fin dal suo D1, la console ha visto numerosi aumenti di prezzo, anche vertiginosi (in alcuni casi superiori ai 1000€), ma sempre da venditori terzi, mai da Sony stessa, che continuava a consigliare i prezzi di listinoper le versioni retail della console.
Nella settimana passata, però, vi è stata una comunicazione ufficiale, da parte della casa nipponica, dove venivano annunciate delle rimodulazioni del prezzo al dettaglio di PS5:
- PlayStation 5, con prezzo di 549€;
- PlayStation 5 Digital Edition, con prezzo di 449€;
L’aumento è pertanto pari a 50€ aggiuntivi per entrambe le versioni della console, ossia il 10% in più per il modello standard (quello con il lettore BD) e del 12,5% per il modello solo digitale. Rimanendo su fonti ufficiali, sembrerebbe che le motivazioni dell’aumento siano dovute al “contesto economico globale”. Verità o speculazione?
Aumento canone Rai
Altro caso studio è la rete ammiraglia della televisione pubblica, che proprio in un momento di crisi per le famiglie italiane, immagina un ritocco (a rialzo) del canone rai. Non è ancora ufficiale, ma sembrerebbe che per il 2023 l’aumento sia qualcosa di concreto. Pare che questo rumor sia apparso in rete, dopo l’approvazione dei lavori di riqualificazione della sede Rai in Via Mazzini. I lavori di ristrutturazione e bonifica saranno per 30mila mq, che, sempre rimanendo in ambito non certo, verranno presi dai canoni dei cittadini.
Un caso che ci fa riflettere su come, accodandosi ai rialzi del mercato della tecnologia, qualche ente ne approfitti per accaparrarsi ricavi extra, che nulla hanno a che fare con la crisi del momento. Furbo ma odioso.
Twich, Sesso in diretta.
Ma se Atene piange, Sparta non ride. A soffrire sono anche gli streamer più incalliti che vedono assottigliarsi i guadagni ricavati dalle loro live. E’ il caso della piattaforma viola più famosa del mondo che chiude i rubinetti di chi, il content creator lo fa di mestiere. E si sa come vanno queste cose: l’occasione fa l’uomo ladro. Kimmika_, streamer di Twitch, è stata bannata per sette giorni per aver fatto sesso in diretta. Una soluzione molto creativa per aumentare il numero di views e di profitti che ha il suo prezzo da pagare. Nemmeno troppo alto a pensarci bene. La scelta di Twitch, con un ban così leggero, ha però generato discussioni. Jidion6 (altro streamer birichino) afferma infatti che Twitch è sessista e fa favoritismi, facendo notare che lui è stato bannato a vita per molto meno (fu colpevole di aver iniziato un “hate raid” che altro non è che una tempesta di insulti e frasi di incitamento all’odio contro altri streamer in diretta).