1- Di che cosa si tratta?
Lo SPID o Servizio Pubblico di Identità Digitale è una chiave di accesso unica per una grande quantità di servizi disponibili per tutti i cittadini che lo andranno a richiedere.
Questa identità è composta da una Username (email) e Password (ottenibile attraverso la registrazione presente nei vari portali Web e non) riconosciuta dalla Pubblica Amministrazione per utilizzare tutti i servizi personali in modo semplice e scuro.
SPID consente anche l’accesso ai servizi pubblici degli stati membri dell’Unione Europea e di imprese o commercianti che l’hanno scelto come strumento di identificazione.
2- Come si ottiene?
La registrazione può essere online o per i meno avvezzi alla tecnologia, di persona presso il più vicino punto di poste italiane.
Sarà sufficiente, in entrambi i casi, confermare le proprie credenziali fornendo i relativi documenti d’identità e attendere che la propria identità digitale venga verificata e attivata.
In ogni caso il governo fornisce svariati tutorial al riguardo:
Richiedere PosteID abilitato a SPID completando l’attivazione in Ufficio Postale.
Oltre alle Poste Italiane, sono disponibili svariate altre opzioni per attivare il proprio
SPID:
- TIM System ID;
- it;
- Silte ID;
- NamiRial ID;
- LepIDa;
- Intesa ID;
- InfoCert ID;
- it
3- Come si sta utilizzando?
Allo stato attuale, viene implementato l’utilizzo dello SPID per diverse applicazioni utili al cittadino, come ad esempio:
- Accesso alla Carta del Docente;
- Accesso al portale online dell’INPS;
- Accesso alla piattaforma 18App, per il bonus rivolto ai maggiorenni;
- Accesso a tutti i servizi pubblici;
- Possibilità di tenere sotto controllo tutto ciò che riguarda la nostra persona, attraverso l’applicazione per smartphone “IO” (possibilità di visionare la certificazione verde per il covid, di pagare multe e contravvenzioni oltre che ad avere l’accesso a molti dati non disponibili se non richiedibili fisicamente attraverso i relativi sportelli. [disponibile per Android ed iOS]
4- Dove potrebbe essere applicato?
Un ambito in cui si potrebbe facilitare la burocrazia e ridurre i costi sarebbero proprio le voto elettorale o per dargli un nuovo nome il “voto elettronico”,
che faciliterebbe tutte le persone fuori sede, tutte le coloro che non possono muoversi, e tutti i residenti all’estero con diritto di voto.
In secondo luogo non si andrebbero a congestionare luoghi pubblici che, in questa pandemia, non è sicuramente la più auspicabile delle situazioni.