Male ma non malissimo: questo il bilancio in poche parole stringate della partita che ha visto affrontarsi Il Frog’s Club Sport e il Futsal PSE venerdì 5 novembre alla Palestra Borgo Rosselli di Porto San Giorgio. L’impatto degli elpidiensi è stato importante ma nonostante questo le rane sangiorgesi hanno saputo rimediare e metterci una pezza, riducendo la distanza avversaria.
Il primo tempo è iniziato molto bene per i bianco-verdi. Il primo gol arriva al quinto minuto su rimessa laterali di Marcantoni che finalizza con efficacia. Per lui non solo rose ma sopratutto spine poiché a causa di un infortunio alla caviglia, poco dopo sarà costretto a rimanere in panchina senza più rientrare in campo. Non si fa però attendere la risposta della squadra ospite che con un 2 contro 2, buca la difesa locale realizzando il pareggio. Da questo momento si spengono le luci e le menti si offuscano senza alcuna reazione. Segue il 2 a 1 per il Futsal PSE su rimessa alterale al 17imo e l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
Nel secondo tempo la partita si compromette maggiormente, per demerito stesso dei padroni di casa che, a colpi di rilanci o di cavalcate a testa bassa, decidono di cambiare sport evitando accuratamente di giocare il calcio a 5. Segue difatti l’ 1 a 3 su un pallone filtrante al centro che non viene respinto e che condanna Lamona ad incassare un brutto gol senza appello. La riscossa parte dal duo Ladowski – Sabbatini che, in grande spolvero, con un pallone scavallato permette al pivot delle rane di sigillare il 2 a 3 che torna a dare fiato ai ragazzi di mister Morese. Ma, a distruggere i piani del tecnico Sangiorgese, ci penseranno le 3 reti incassate sulle fasce e che allungano il vantaggio ospite sul 2 a 6. Ci penserà un rigore battuto e finalizzato da Sabbatini a rimettere benzina nel motore dei bianco-verdi che, con l’ultima rete di Ladowski, raddrizzano il risultato, sempre negativo, sul 4 a 6.
Una sconfitta che fa male ma che sarebbe ingiusto catalogare come pessima prova tecnica, considerando che i ragazzi venivano da un’altra gara del mercoledì e che avevano sulle gambe 60 minuti tanto intensi da non lasciare scampo alla forma fisica totalmente compromessa. C’è da dire che il percorso è appena iniziato ma la grinta, specie nelle situazioni più complesse, non manca mai e questo è un buonissimo segnale.