Più progetti per catturare fondi dall’Europa per infrastrutture e turismo, oltre altra ricostruzione dei rapporti politico-amministrativi per una Porto San Giorgio baricentrica nella provincia fermana. È il Giancarlo Fermani pensiero espresso ieri sera al programma social web Frog’s Today, che di fatto ha ufficializzato la candidatura a sindaco per il cosidetto quarto polo.
“Tutto é nato un paio di mesi fa – racconta Fermani – un gruppo di amici mi ha chiesto un impegno per interpretare un progetto per la città, hanno creduto nella mia esperienza. Abbiamo creato un gruppo di lavoro sempre più allargato: stiamo sintetizzando il programma che sarà sostenuto da tre liste”.
Nato politicamente nella Dc di fine anni 80, dove l’ex primo cittadino Alighiero Nuciari è stato chioccia e maestro, per passare all’esperienza da vice sindaco con l’amministrazione Amici fino ad esperienze nell’Associazione Nazionale proprietari immobiliari per progetti internazionali in campo energetico e turistico.
Alle ultime comunali ha sostenuto il Loira bis ma lo definisce “un mandato deludente, non incisivo. Così come impalpabile è stata l’opposizione”.
“Occorre determinazione nell’amministrare – dice con piglio il n.1 del quarto polo – non farsi trascinare da chi deve emettere pareri, ma dettare i ritmi. C’è bisogno di una visione organica: non si può pensare alla pista ciclabile senza avere idee su come e dove fare parcheggi. Silos all’ex stazione e ai ferrovieri sono possibili ma serve un progetto da presentare in Regione per attingere a fondi europei, altrimenti dove si prendono i soldi? Terza corsia? No meglio l’arretramento ma in cambio serve potenziare la Valdete fino al porto, altrimenti con la mare monti saremo isolati”.
E poi il turismo. “Il cambio di destinazione d’uso per le strutture ricettive non l’avrei mai votato – sottolinea Fermani – perché vuol dire perdere quell’etichetta di cittadina di soggiorno e turismo, senza avere obiettivi alternativi”.
Infine la politica territoriale. “Abbiamo subìto scelte dai politici di turno – conclude- che hanno spostato gli interessi verso calzaturiero e media alta Valtenna. Dobbiamo tornare a contare in provincia e pretendere interventi come ad esempio l’arretramento della rete ferroviaria, strade che portano verso la costa e infrastrutture per sostenere turismo e pesca”.