Frizioni a Fermo tra Lega e Fratelli d’Italia ma nessuna incrinatura a livello regionale. Solo un post su Instagram del coordinatore provinciale leghista ha fatto ballare sulle sedie i Fratelli fermani nel giorno della sfiducia a Speranza che non è passata e dell’asse Lega-Fi che ammorbidisce il ministro dell’Interno, e si avvicina l’addio al coprifuoco.
In questo contesto, mentre i sondaggi dicono che la Lega, al governo, con la battaglia sulle aperture guadagna punti e Fratelli d’Italia, all’opposizione, qualcuno ne perde. E mentre il 48% degli italiani risulta contrario al coprifuoco (Swg), la sinistra ne approfitta per spaccare il centrodestra. Ci riuscirà? A Roma non sappiamo, ad Ancona e Fermo vedremo, ma arrivano rassicurazioni. Nonostante il post malandrino. Una cosa però va detta, nessuno a destra, né il Carroccio né del partito della Meloni, si sono sentiti in dovere di contrattaccare il segretario provinciale del Pd Fabiano Alessandrini che l’altro ieri invitava alla prudenza e con furbizia ricordava la guerra di FdI al Covid-Hospital di Civitanova, prima che Francesco Acquaroli prendesse la guida delle Marche.
E mentre da sinistra Italia Viva si fa sentire con Nicola Ferranti e Giacomo Fagiani, pro-coprifuoco, a destra guardano a Roma: fratelli-coltelli. Il terremoto alle camere scuote Fermo. A dare una bella strattonata ci ha pensato il leghista subentrato a Mauro Lucentini, Alan Petrini, che posta su Instagram: «l’ordine del giorno FdI non aveva alcuna possibilità di passare. La Lega, lottando all’interno del governo, ha ottenuto l’impegno per la revisione a maggio del coprifuoco, non a luglio come qualcuno voleva a sinistra. Facile star fuori a lamentarsi. C’è chi chiacchiera e chi fa». Apriti cielo! La fiamma tricolore ha cominciato a danzare. Petrini, capito l’effetto che una frase in rete, non ha rilasciato dichiarazioni al telefono, ci ha pensato su a lungo e in un comunicato rilancia: «la Lega con la sua raccolta firme contro il coprifuoco ha voluto sancire il principio che si deve tornare a vivere, non si capisce perché il colore debba essere interpretato come divieto se attesta il miglioramento della situazione sanitaria. Sono stati fatti già troppi errori con il governo precedente, pensare che tenere chiusi in casa i fermani risolva il problema è non guardare in faccia alla realtà, la popolazione è stremata. La Lega è entrata al governo per concretezza. A dire sempre no e a lamentarsi da fuori sono capaci tutti, altro è assumersi le responsabilità».
Sopra il cotto l’acqua bollita per Fratelli d’Italia, ma il segretario provinciale Andrea Balestrieri arriva con l’autobotte a spegnere l’incendio «con Alan (Petrini, ndr) ci siamo sentiti, gli ho telefonato appena ho letto il post. Dobbiamo stare attenti a quello che scriviamo perché può essere malamente interpretato e la sinistra è brava a usare tutti gli appigli nella speranza di dividerci. Detto ciò, siamo uniti, in Regione e in Provincia, la collaborazione è massima. Ci sentiamo tutti i giorni». Balestrieri non nega l’amarezza seguita all’astensione della Lega sulla mozione di sfiducia a Speranza e il coprifuoco ma capisce che la posizione di Salvini sarebbe stata compromessa da un voto a favore. Nella sostanza il segretario del partito del presidente in Regione invita gli esponenti della coalizione a lasciare Roma ai romani, al momento: «non nego che sarei stato felice se il centrodestra alle camere si fosse smarcato sul coprifuoco perché questo governo è peggio del precedente, ci sono più limitazioni mentre al Paese bisogna dare segnali forti, in controtendenza rispetto al Conte bis. Per le provinciali è tutto in standby ma i contatti sono costanti con i colleghi, c’è massimo accordo, dobbiamo solo imparare a ponderare bene quello che scriviamo sui social perché può essere usato contro di noi nel tentativo di spaccarci». Per Balestrieri il nemico è là fuori «è l’accoppiata Pd-5s» chiosa.