La Prefettura mette in guardia sulle infiltrazioni del crimine organizzato in Provincia. Dalla droga alle mascherine il passo è breve quando ci sono organizzazioni malavitose che hanno messo radici anche in quella che fino a una decina di anni fa poteva considerarsi un’isola felice, l’ultima nata in Regione: Fermo.
La situazione è monitorata e non parliamo più solo di stupefacenti, armi, furti e ricettazione. Questa è la punta dell’iceberg, quello che emerge. Bisogna andare a guardare quello che c’è sotto, nascosto ben bene in profondità. E si scopre che, dopo l’edilizia e il cemento, lo smaltimento dei rifiuti e la filiera del turismo, oggi le mafie si concentrano sulle mascherine e sui contributi del reddito di cittadinanza. Su queste due cose si concentra il crimine organizzato, i contributi a pioggia e l’approvvigionamento di mascherine.
Bisogna drizzare le antenne, nei giorni scorsi il prefetto Vincenza Filippi ha presieduto un incontro in videoconferenza. Il tema del giorno era il pericolo di infiltrazioni mafiose come conseguenza della crisi in atto. Oltre al procuratore e alle forze dell’ordine c’erano le banche all’incontro, l’Ordine dei commercialisti e l’Agenzia delle Entrate. A preoccupare sono le truffe telematiche per l’approvvigionamento di mascherine o altri dispositivi di protezione individuale. Sono risultate, infatti, acquisizioni sospette di società in difficoltà, realtà che la Guardia di Finanza sta monitorando. Si guarda con molta attenzione anche al reddito di cittadinanza perché Fermo risulta essere la prima Provincia in termini di misure di sostegno come reddito di cittadinanza e reddito di emergenza e ricordiamo l’inchiesta dell’Inps, la task force per trovare i furbetti.
Il problema è la liquidità che manca alle imprese e, al contrario, ce n’è in abbondanza nelle organizzazioni criminali. I versanti da controllare dunque sono tre: il primo riguarda il traffico di stupefacenti perché il sostegno a giovani bisognosi che hanno perso il lavoro passa per il reclutamento nei ranghi dell’organizzazione. Il secondo riguarda per l’appunto settori in crescita, come può essere la produzione di mascherine. Il terzo versante riguarda le somme stanziate dallo Stato in soccorso alle attività in crisi e alle persone senza lavoro.
Nell’inchiesta avviata dall’Istituto di previdenza sociale a livello regionale abbiamo saputo delle numerose irregolarità riscontrate tra i percettori del reddito di cittadinanza, tra i quali sono risultate anche persone che rientrano nei progetti di accoglienza.