Il Pd vuole rompere per una nuova alleanza giallorossa mentre Draghi usa il cremor tartaro per risollevare il Paese. O si fa la rivoluzione o non c’è speranza. Anzi, purtroppo Speranza c’è.
È un fiume in piena Carlo Cambi ospite su Frog’s News sabato scorso. Il giornalista, una delle firme di punta de La Verità e Panorama, con una cultura che spazia dall’economia al turismo, dalla politica all’enogastronomia, non ha peli sulla lingua e parla a tutto tondo del dramma italiano che la pandemia da coronavirus ha fatto esplodere.
Su Draghi «Ha detto una marea di bugie – afferma il giornalista – nei due mesi di lockdown da gennaio a febbraio le imprese del commercio hanno perso 15,5 miliardi di fatturato. L’intero decreto sostegni varato assomma un contributo alle categorie produttive di 11 miliardi. Di cosa stiamo parlando. Il Paese in un anno ha perso 180 miliardi di Pil. Messi tutti insieme gli scostamenti di bilancio dal bis-Conte a Draghi andiamo a 120 miliardi di maggior finanziamento ma, di questi, all’economia reale ne sono andati il 35%. Il resto serve ad alimentare una macchina dello Stato famelica che non smetterà di mangiare».
Sugli italiani «A fronte di 180 miliardi di perdita di Pil in un anno hanno messo nell’economia reale 40 miliardi. Il ceto medio in un anno è crollato dal 42% al 24% e il debito pubblico è arrivato a sfondare la quota del 165% del Pil. E si continua con l’elemosina: reddito di emergenza e cittadinanza, si bloccano gli sfratti, si bloccano i licenziamenti. Si cura un malato di cancro col cremor tartaro. Non c’è un piano industriale e la frustrazione degli italiani è oltre il limite».
Sull’informazione «Nessuno della stampa italiana ha il coraggio di fare un carotaggio reale sulla situazione socio-economica dell’Italia».
Sulle cartelle esattoriali «rottamare quelle che risalgono al 2000 fa schiantar dal ridere, si parte dal presupposto, sbagliato, che i cittadini siano tutti evasori ma il denaro pubblico sono soldi espropriati ai privati in nome del bene comune. Dov’è il bene comune in un Paese non in grado di vaccinare, che non offre giustizia, non riapre le scuole, non riforma i trasporti. In forza di cosa pretende i nostri soldi. O si fa una vera rivoluzione liberale o non c’è speranza».
Sulla politica «Il Pd ha una voglia matta di rompere questo Governo. L’esordio di Letta, che mette sul piatto lo ius soli, sapendo che è tema divisivo e l’atteggiamento di Orlando al consiglio dei ministri rappresentano la voglia del Pd di rompere perché sanno che, se la destra s’intesta questo Governo, per loro non c’è trippa per gatti. Il Pd non ha vinto le elezioni ma da dieci anni governa. E’ disposto ad aprire una crisi sperando che Mattarella consenta di rifare l’alleanza giallorossa. Chi si comporta così in una fase pandemica, con il Paese in ginocchio, è irresponsabile».
L’intervista si può rivedere sul club delle rane
https://frogsclub.it/frogs-news-sbagliato-chiudere-tutto/