Continua senza sosta l’attività di controllo nei comuni della costa fermana. Ma cosa si cela dietro a tutto questo? I numeri parlano chiaro: 507 persone controllate, 295 veicoli fermati, 75 posti di controllo e 25 esercizi pubblici passati al setaccio. La risposta è semplice: la sicurezza.
Eppure, nonostante tutti gli sforzi messi in campo dalle forze dell’ordine, non sembra mai essere sufficiente. Durante i controlli nel comune di Porto Sant’Elpidio, due soggetti ubriachi hanno causato non poco disturbo sul lungomare, minacciando la presenza di famiglie e rendendo necessario l’intervento della Polizia. Uno dei due soggetti ha addirittura opposto resistenza con calci e pugni, mettendo a rischio la sicurezza degli agenti.
Ma i problemi non finiscono qui. Il Questore di Fermo ha emesso un Divieto di accesso a pubblici esercizi o locali di intrattenimento nei confronti di un cittadino italiano residente a Porto San Giorgio. La limitazione durerà due anni e riguarda l’area urbana compresa tra via Zeppilli e via Bellesi nelle ore di apertura degli esercizi pubblici di vendita e commercio di alimenti e bevande tipo bar, ristoranti e pizzerie. Il motivo? Le continue azioni minacciose e violente compiute nei confronti degli avventori dei locali di pubblico intrattenimento, che hanno generato un particolare e concreto stato di pericolo tra i residenti della zona e gli esercizi pubblici, minando l’ordine e la sicurezza pubblica.
Ma i controlli non si sono limitati solo ai comuni di Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Anche le stazioni ferroviarie sono state oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine. In particolare, a Porto Sant’Elpidio è stata sequestrata della sostanza stupefacente occultata da una ragazza in un pacchetto di sigarette, mentre a Porto San Giorgio un giovane è stato fermato in procinto di prendere il treno con una dose personale di droga addosso.
Insomma, la situazione sembra essere al limite. Nonostante tutti gli sforzi delle forze dell’ordine, la sicurezza sembra essere sempre più difficile da garantire. Ma non bisogna arrendersi: solo un costante impegno e una maggiore attenzione possono fare la differenza.