Prorogare il credito d’imposta per gli investimenti nell’area del cratere e approvare il bando per la zona franca urbana. Confindustria Centro Adriatico torna a incalzare governo centrale e parlamento sulla necessità di aiutare le aree del sisma mentre si discute nelle commissioni affari e bilancio alla camera di ristori. Il presidente di Confindustria Ascoli e Fermo Simone Mariani si rivolge al commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini e a deputati e senatori piceni e fermani spiegando che «i devastanti effetti della pandemia stanno aggravando drammaticamente una situazione economica e sociale che da decenni è segnata da carenze strutturali di attrattività e competitività». Si ricorda che le due provincie a sud delle Marche risentono ancora dei contraccolpi del terremoto del 24 agosto 2016. Secondo Confindustria il quadro locale nelle aree interne è in costante peggioramento, è a rischio implosione. Diventa impossibile in questo contesto pensare a un possibile rilancio dell’economia. Oltre a sollecitare l’estensione dell’operatività del credito d’imposta per gli investimenti nell’area del cratere, Mariani esorta quindi la pubblicazione dell’avviso pubblico collegato alla “zona franca urbana” per permettere agli imprenditori di presentare le loro domande di finanziamento a favore delle start-up che insistono nell’area del cratere. Il decreto agosto aveva previsto la proroga dei benefici fiscali e contributivi fino al 2022 in questi territori e aveva stanziato risorse per 150 milioni ma «con il passare del tempo si rischia di depotenziare l’effetto incentivante delle agevolazioni» chiosa il rappresentante degli industriali delle Marche Sud.