Nelle Marche scendono in campo medici di famiglia contro il coronavirus. La giunta regionale ha approvato oggi lo schema di accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali di categoria e nei prossimi giorni prenderà il via la distribuzione ai medici aderenti. Forniture vaccinali Pfizer/Moderna e AstraZeneca calibrate alle quantità di dosi assicurate dalle consegne nazionali. Ogni medico potrà vaccinare solo le categorie e le priorità stabilite dal piano vaccinale a partire dagli over-80.
«La collaborazione dei medici è fondamentale per la svolta – dice il presidente Francesco Acquaroli –potremo contare su oltre 1.200 medici capillarmente distribuiti sul territorio. Genereranno un volume esponenziale di vaccinazioni essenziali, come quelle domiciliari».
L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini spiega che i medici «saranno fondamentali per mettere in sicurezza la curva epidemiologica». Positivo il giudizio della federazione dei medici di medicina generale. Il segretario regionale Massimo Magi parla di «un accordo che ha tutte le premesse per essere un’intesa di eccellenza».
L’avvio della campagna vaccinale sarà sobria perché i vaccini non ci sono ma intanto si parte. In sintonia anche il segretario regionale del sindacato autonomo dei medici Fabrizio Valeri «l’intesa prevede una collaborazione con i distretti, le case della salute e ospedali di comunità che consentirà, specie nei territori dell’entroterra di allestire centri vaccinali di prossimità. È stata accolta una nostra richiesta che porterà a una svolta significativa nella realizzazione del piano delle vaccinazioni, specie nelle aree interne».
L’accordo prevede un compenso di 12,32 euro per le prestazioni effettuate in ambulatorio e di 18,32 per quelle domiciliari.
I medici dovranno vaccinare ultraottantenni impossibilitati a muoversi da casa. L’Asur potrà mettere a disposizione del medico spazi o personale aggiuntivo per le vaccinazioni, comprese le sedi già dedicate alla medicina generale come Case della salute e Ospedali di comunità.