Si è appena conclusa l’edizione 2023 di “Bollicine Marchigiane”, l’evento organizzato da AIS Marche e Luce e Sentieri, l’Associazione Italiana Sommelier, dedicato alla scoperta dei migliori vini spumanti prodotti nella regione delle Marche. Sabato 10 e domenica 11 giugno sono stati due giorni intensi, caratterizzati da banchi d’assaggio e masterclass di alto livello, che hanno permesso di rivelare il meglio della produzione spumantistica marchigiana. Quaranta aziende vitivinicole si sono presentate a Porto San Giorgio, presso la prestigiosa dimora di Girolamo Bonaparte, offrendo ai partecipanti la possibilità di degustare oltre un centinaio di etichette.
Il presidente di AIS Marche, Stefano Isidori, si è detto entusiasta della collaborazione con il Comune di Porto San Giorgio, che ha permesso la realizzazione di questa manifestazione annuale dedicata alla promozione degli spumanti marchigiani, sia quelli ottenuti da vitigni autoctoni che quelli internazionali. La storia ci insegna che già nel XVII secolo, le Marche producevano vini frizzanti. Il trattato del medico fabrianese Francesco Scacchi, intitolato “De salubri potu dissertatio”, descriveva come venivano prodotti questi vini ricchi di gas. Questo dato storico è abbastanza per giustificare gli sforzi e le risorse dedicate all’organizzazione di questa manifestazione, che ha ottenuto il patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Marche.
All’evento “Bollicine Marchigiane” hanno partecipato anche gli istituti agrari Vivarelli e Garibaldi, rappresentando le scuole enologiche marchigiane. Il docente Francesco Sbaffi ha spiegato che la produzione di spumanti fa parte del programma didattico e rappresenta anche una proposta produttiva per queste scuole. In particolare, l’Istituto Vivarelli di Fabriano produce spumanti secondo il metodo Scacchi, uno stile codificato nella zona di Fabriano, che viene utilizzato per conferire effervescenza ai vitigni locali come il Verdicchio, il Petrignone e la Vernaccia nera grossa.
Alla manifestazione hanno preso parte anche il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini, il vicesindaco Lauro Salvatelli, l’assessore al commercio Giampiero Marcattili e l’assessore alla cultura Carlotta Lanciotti. Hanno sottolineato l’importanza di un evento come “Bollicine Marchigiane”, organizzato nella splendida dimora di Villa Bonaparte, che arricchisce il cartellone culturale, turistico e commerciale della città e promuove le eccellenze enogastronomiche della regione. In passato, questa manifestazione si è svolta in altre città marchigiane, ma per la prima volta ha trovato sede a Porto San Giorgio. Gli amministratori locali hanno espresso il loro auspicio affinché questa collaborazione tra la città e il settore vitivinicolo possa continuare negli anni a venire.
Presente alla manifestazione anche il consigliere regionale Marco Marinangeli, che ha elogiato l’iniziativa definendola di alta qualità e in linea con gli obiettivi della regione che sta puntando molto sull’enogastronomia. Ha sottolineato l’importanza del settore enogastronomico per il turismo regionale e ha evidenziato come il 25% dei turisti visiti le Marche per motivi enogastronomici. Ha quindi sottolineato l’importanza del sostegno da parte delle amministrazioni pubbliche a eventi di questo genere.
Ad aver collaborato con AIS Marche nella realizzazione dell’evento l’associazione culturale “Luce e Sentieri” guidata da Laura Gioventù e Giacomo De Angelis: «Promuovere la cultura e le tradizioni del territorio è il nostro primo obiettivo. Il meteo, come per un atto ormai propiziatorio, ci ha donato il “battesimo diVino” con la pioggia battente ad augurarci un buon avvio dell’evento. Non siamo stati colti impreparati e dall’allestimento previsto nel parco della villa ci siamo spostati dentro le sale. Per Luce e Sentieri garantire l’effetto wow dei presenti è un elemento essenziale quando si organizzano eventi come questo» hanno detto.
Durante la kermesse sono stati organizzati due incontri tematici molto interessanti. Il primo, intitolato “Madreperla”, è stato dedicato al metodo classico di produzione dei vini spumanti ottenuti dalle uve Verdicchio, presentato dalla cantina Moncaro. Un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso le migliori annate, dalla 2005 alla 2015, con diverse fasi di affinamento e sboccature. L’incontro è stato condotto da Cesare Lapadula, sommelier e relatore AIS, e Giuliano D’Ignazi, enologo dell’azienda nonché presidente regionale dell’Associazione Enologi.
Il secondo incontro è stato un’occasione per degustare cinque eccellenti bollicine marchigiane, prodotte dalle cantine Casaleta, Fontezoppa, Bruscia, Villa Ligi e Casale Vitali, alla presenza dei rispettivi produttori. Il presidente AIS Marche, Stefano Isidori, insieme a Guido Andrenacci dell’AIS Fermo, vincitore del premio “La ricerca dell’eccellenza” nel 2022, hanno guidato questa degustazione, che ha offerto un’esperienza unica per gli appassionati di vino presenti.
Uno degli ospiti più attesi dell’evento è stato il filosofo e performer teatrale Cesare Catà, il quale ha tenuto una conferenza incentrata sul ruolo del vino nell’Odissea. Ha evidenziato come il vino rappresenti un elemento di grande importanza nella storia e nella cultura umana, sottolineando che nella “Odissea” di Omero, il vino assume un ruolo simbolico fondamentale. Ha spiegato che, attraverso il vino, il protagonista Ulisse riesce a comprendere se i luoghi che visita sono ospitali o meno, in base alla capacità delle persone di offrire e apprezzare questa bevanda. Ha anche sottolineato come i personaggi negativi nell’Odissea siano quelli che non hanno un buon rapporto con l’alcol, come i Proci e Polifemo.
AIS Marche ha ringraziato tutti i produttori che hanno partecipato a “Bollicine Marchigiane” per il loro contributo nella realizzazione di questo evento di successo.