Tanto tuonò che piovve e così tanti autotrasportatori, in queste ore, stanno esprimendo la volontà di fermarsi il prossimo lunedì 14 marzo, mettendo in atto la sospensione dei servizi. I mezzi restano sui piazzali, e le merci in magazzino. Attenzione: non si tratta di uno sciopero né di una rivendicazione, ma di un fermo dovuto all’insostenibilità della gestione aziendale attuale per tanti.
“L’avevamo paventato pochi giorni fa e in una manciata di ore ci siamo arrivati”, riferisce il Presidente CNA Fermo Emiliano Tomassini che prosegue: “I motivi della sospensione annunciata da qualche sigla sono ben noti e legittimi, ma intendo fare un appello agli imprenditori: ci si fermi, certo, ma si evitino manifestazioni su strada, blocchi e agitazioni perché non autorizzate”.
Chi creerà disagio si muove contro la legge e se ne assumerà la responsabilità, visto che nel frattempo CNA prosegue il confronto con il Governo: “Martedì CNA Fita, con le associazioni che compongono la sigla Unatras – ricorda Tomassini– è convocata a Roma per un altro incontro con il Ministero, sarà una giornata decisiva. E’ chiaro che se non riceveremo le risposte, adeguate e rapide, che chiediamo da mesi, allora partiranno le proteste vere e proprie nelle forme di legge”.
Sul tavolo di confronto aperto con il Vice Ministro Teresa Bellanova si chiede che il Ministero intervenga con misure immediate quali un credito di imposta sul prezzo industriale del gasolio; lo Stato ed i preposti organi di controllo, si facciano parte attiva per verificare eventuali sacche di speculazione, in particolare sul prezzo del carburante, ed intervengano per bloccarle e sanzionarle.
In prospettiva, si intende lavorare ad una riforma del settore “che si fondi anzitutto sull’adeguamento automatico del costo del gasolio, perché la legge c’è ma non funziona – dice il Presidente CNA Tomassini – oltre a rendere effettivamente esigibili i valori indicativi di riferimento”.
Lunedì quindi la sospensione dei servizi da parte di chi intenderà fermarsi, ma CNA invita ad evitare atti estremi in attesa di quanto emergerà dalla riunione del 15 marzo al Ministero, non escludendo iniziative ultimative di protesta in caso di esito negativo.