A certe età è sempre una questione di centimetri, e questa volta non fa eccezione. I militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Fermo hanno denunciato alla Procura della Repubblica un ragazzo, da poco maggiorenne, per il reato di possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
A lanciare l’allarme, insospettiti dalla presenza di un giovane che si aggirava presso l’Istituto Liceo Scientifico “Onesti” di Fermo, sono stati gli stessi docenti. Prontamente avvisati i carabinieri di un giovane in possesso di un coltello, gli uomini delle forze dell’ordine si sono precipitati sul posto, constatando però che il giovane si era già allontanato.
Dopo aver acquisito la sua descrizione i carabinieri hanno avviato le ricerche nella zona, rintracciando ed identificando il giovane, poco dopo, all’interno del cortile del vicino Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Carducci”.
Si tratta di un ex alunno residente in provincia di Fermo, da poco maggiorenne. Nel corso del controllo, il ragazzo ha consegnato spontaneamente un coltello a serramanico, della lunghezza complessiva di 20 centimetri (dei quali 8,5 di lama) che custodiva all’interno di un marsupio. Non sono ancora noti i motivi per cui il giovane detenesse l’arma bianca.
Un giocattolino, che in possesso di un giovane maggiorenne non è passato di certe inosservato e che avrà ripercussioni sulla fedina penale del ragazzo. Come si diceva, il possesso dell’arma, appare ingiustificato. Per vanteria o (e speriamo di no) per un utilizzo “fattivo”, il possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere è punto dalla legge è punito con l’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 1.000 euro a 10.000 euro. Nei casi di lieve entità può essere irrogata la sola pena dell’ammenda. Non un bel mondo per approcciare al mondo dei più grandi,
La conseguente perquisizione personale, per la ricerca di altre armi o eventuali altri oggetti atti ad offendere ha dato comunque esito negativo. I Carabinieri hanno quindi sequestrato il coltello e denunciato il diciottenne alla Procura Fermana.