Da oggi niente più code in A14 tra Porto Sant’Elpidio e San Benedetto del Tronto. Niente più cantieri e niente più pedaggio dimezzato. Evviva! La politica di governo regionale da un paio di giorni sta celebrando lo stop di “improcastinabili lavori. Una autostrada vecchia dove per vent’anni non si sono fatti gli investimenti, e oggi, con le nuove normative che prevedono interventi e scadenze, è necessario avviare tempestivamente i cantieri nelle gallerie e sui viadotti”.
Musica e parole di Francesco Acquaroli di qualche mese fa al momento dell’avvio del piano degli interventi della Società Autostrade.
Lo spot di una A14 libera fa tornare in mente la storia del viadotto Morandi di Genova dove l’incuria ha prodotto il disastro che tutti abbiamo ancora negli occhi.
Per la politica dunque rimandare lavori di messa in sicurezza di quelle vecchie e malandate gallerie è una conquista ancor di più di un progetto esecutivo della terza corsia del tratto sud dell’autostrada marchigiana. Atteso, sperato, promesso ma manco disegnato se non nelle parole della campagna elettorale. Nell’agosto del 2018 gli stessi partiti che oggi guidano le Marche chiesero rigore per le opere di manutenzione delle Autostrade. Oggi viene celebrato lo stop di quel rigore.
Sensi e controsensi di governanti con la memoria corta. Ma con lo spot pronto.